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Giovedì, 25 Aprile 2024
S.M. Leuca

Ss 275, una storia infinita. Palese: "Una struttura di emergenza per realizzarla"

L'esponente del centrodestra, vice presidente della commissione Bilancio della Camera, ricorda che l'opera, impantanata nel contenzioso amministrativo, è finanziata da oltre un decennio: "A prescindere dal merito, qui a rimetterci sono i cittadini e lo Stato"

LECCE – Per Rocco Palese l’unico modo per sbloccare i lavori per la strada statale 275 è l’affidamento della realizzazione ad una struttura emergenziale che fa capo direttamente al governo, svincolata dalla legislazione ordinaria.

Il vice presidente della commissione Bilancio della Camera interviene a proposito del contenzioso amministrativo che a breve conoscerà un nuovo round presso il Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi sulla portata della sentenza che, nel luglio del 2014, dichiarò l’illegittimità della procedura di aggiudicazione dei lavori estromettendo non solo la prima classificata, Ccc, ma anche la seconda e la terza, lasciando via libera alla Matarrese – Coedisal, che era la ricorrente.

Dopo quella sentenza Anas, società appaltante, ha annullato l’aggiudicazione e risolto il contratto già sottoscritto con Ccc che però si è visto riconoscere dal Tar di Lecce la fondatezza del proprio ricorso. Ecco perché si torna a Palazzo Spada, su iniziativa di Anas da una parte e Matarrese – Coedisal dall’altra.  Ma la giustizia amministrativa è stata anche investita dai ricorsi delle associazioni ambientaliste, puntualmente respinti.

"Emblema dell'Italia paralizzata da lentezze e contraddizioni burocratiche, amministrative e giudiziarie, il raddoppio della statale 275 Maglie - Leuca interamente finanziato da ben 12 anni con quasi 300 milioni di euro, detiene certamente anche il primato italiano di ricorsi, controricorsi e spese legali oltre che dei paradossi, visto che mentre la stessa Anas si costituisce in giudizio, lo Stato è costretto a finanziare la manutenzione della vecchia strada sempre più trafficata e pericolosa".

“A prescindere dalle ragioni dei contendenti, nelle quali nessuno vuole entrare - conclude Palese - e che dopo tanti anni sarà pure difficile accertare, qui a rimetterci di sicuro sono solo lo Stato e i cittadini, questi ultimi non solo di tasca propria ma anche in prima persona visto che su quella strada si continua a morire".

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