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Sabato, 20 Aprile 2024
S.M. Leuca

Rigenerazione quartiere Leuca, primo ok per i fondi

La Regione Puglia premia il programma che potrebbe cambiare il volto di una delle zone più trascurate della città. Per avere il finanziamento di 7 milioni di euro ora servono i progetti definitivi

LECCE - Il Comune di Lecce è risultato secondo in graduatoria per i progetti di rigenerazione urbana ammessi a finanziamento dalla Regione Puglia. Si tratta, in particolare, del bando "Asse 7 Azione 7.1.1" relativo alle città medie e grandi; un iter avviato da Palazzo Carafa nel 2008 con un documento coordinato dal settore Pianificazione e Sviluppo territoriale e sviluppato in collaborazione con gli abitanti del quartiere Leuca e con 23 gruppi, tra formazioni spontanee e associazioni, coordinate dall'associazione "Laboratorio Urbano Aperto" e "Manifatture Knos" (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=23152).

"Abbiamo ancora una volta dimostrato la nostra capacità di intercettare, avvalendoci della competenza degli uffici di Palazzo Carafa e delle professionalità di cui Lecce è ricca, finanziamenti in grado di cambiare il volto della nostra città. Questo nonostante le difficoltà evidenti del momento, in parte causate dalla crisi generale, in parte causate dalle situazioni critiche che siamo stati costretti ad affrontare sin dal giorno del nostro insediamento", ha dichiarato il sindaco Paolo Perrone. "Un risultato tanto più gratificante in quanto ottenuto grazie alla concertazione con i residenti e con le associazioni presenti sul territorio, primi beneficiari degli interventi programmati".

Nel documento erano state individuate le direttrici degli interventi da portare a termine, tra cui quello in grado di tappare i "buchi" urbanistici presenti nella zona: ovvero la "Rete ecologica", misura ideata per ridare continuità ad aree verdi e collettive del quartiere attraverso un sentiero urbano capace di mettere a sistema le vie di comunicazione preesistenti e quelle pedonali, in qualche modo incentivando residenti e privati a riappropriarsi della zona.

Il primo stralcio del progetto riguardava la zona compresa tra il futuro Parco delle cave di Marco Vito e Parco Tafuro, intervento che sarà messo in cantiere già a settembre, perché ammesso a un finanziamento dell'Area Vasta. Da lì la progettazione è ripartita per dare coerenza al tutto con il secondo stralcio, quello che collegherà la zona tra Parco Tafuro e via Leuca e da lì arriverà fino al Monumento ai Caduti e a Porta San Biagio, ovvero due chilometri di intervento che comprende il rifacimento totale di via Leuca, che diventerà un percorso di arrivo al centro storico, con il Monumento ai Caduti che diventa un piccolo parto e la piazza totalmente sottoposta a restyling.

Poi, ancora, si passerà al recupero del Ninfeo delle Fate, sempre nelle cave, che diventerà la "casa" del Parco, ovvero la sede delle associazioni che hanno lavorato al programma di rigenerazione e il luogo in cui verrà raccolta tutta la memoria storica dell'intervento, con una mediateca, uno spazio eventi e laboratori. Il tutto da realizzarsi con un finanziamento complessivo di 7 milioni di euro (4 per il progetto di via Leuca, 3 per il Ninfeo), che dovrebbero essere corrisposti in toto al Comune di Lecce, anche se adesso si apre la fase negoziale, alla fine della quale i progetti definitivi degli interventi, realizzati in collaborazione con i professionisti dell'associazione Laboratorio Urbano Aperto - Lua, diventeranno esecutivi.

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