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S.M. Leuca Castrignano del Capo

Migranti in avaria al largo, a bordo anche bimbi e una donna incinta

La richiesta partita nel pomeriggio da un natante a circa 40 miglia dalla costa leucana. Raggiunta da motovedette della Capitaneria e da un pattugliatore del della guardia di finanza. Fermati due moldavi, presunti scafisti

SANTA MARIA DI LEUCA – A bordo c’erano anche sette bimbi. Il più piccolo, 1 anno e 3 mesi, i più grandi, non più di 7. E, fra loro, anche una mamma al quinto mese di gravidanza. Iracheni, iraniani, curdi, tutti in fuga da situazioni diverse e disperate, da povertà e persecuzioni, in cercare di una via d’uscita. Trentacinque in tutto i migranti salvati nel pomeriggio da guardia costiera e finanzieri al largo di Leuca. La barca che li trasportava, era in avaria al largo del Capo di Leuca.

Video | L'intervento nel porto di Leuca

E, dunque, a distanza di appena due giorni dal rocambolesco approdo sull’isola di Sant’Andrea, davanti alla città vecchia di Gallipoli, di 62 stranieri, con gli scafisti raggiunti e catturati a diverse miglia di distanza, mentre erano in fuga con l’imbarcazione, un nuovo sbarco di migranti interessa il Salento. Segno evidente che la rotta balcanica continua a essere molto battuta e che nemmeno un bollettino meteo non certo favorevole (nelle scorse ore è stata lanciata anche un’allerta per la Puglia) riesce a fungere da deterrente.

Non solo. Questa volta, come detto, la barca sulla quale viaggiavano, stipati in oltre trenta, è stata letteralmente soccorsa, perché si è bloccato mentre si trovava a circa 40 miglia al largo di Santa Maria di Leuca. Lanciata una richiesta di soccorso alle autorità marittime, il punto in cui il natante era fermo in mezzo al mare è stato raggiunto nel pomeriggio da motovedette della Capitaneria di porto e da un pattugliatore del Reparto operativo aeronavale della guardia di finanza. Informata la Prefettura, è quindi scattato il piano per la gestione dell’emergenza. Sul molo di Leuca, in atteso dell’arrivo dei migranti, si è recata la squadra di soccorso della Croce rossa di Lecce.

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Stando ai racconti raccolti dai soccorritori, il gruppo era in viaggio da quattro giorni.  A bordo, intere famiglie. I bambini, le donne (cinque in tutto), i minori. Tutti in discrete condizioni di salute, anche se provati dalla traversata. Due donne hanno avuto necessità di essere trasportate in ospedale, al “Cardinale Panico” di Tricase, per accertamenti. Gli operatori del comitato di Croce rossa italiana Lecce hanno prestato già sul molo  i primi soccorsi,  accudendo bambini, accogliendo e rifocillando tutti.

Al porto di Leuca, sono giunte con viveri e acqua anche il vicesindaco di Castrignano del Capo Giuseppina Maruccia, l'assessore alle politiche sociali Mina De Maria e il consigliere alla cultura Annalisa Marino. Mentre i finanzieri hanno preso in consegna i due presunti scafisti. Si tratta di cittadini di nazionalità moldava. I migranti saranno poi destinati presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto.

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