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S.M. Leuca Patù

In 47 approdano sulle coste dello Ionio. Tra questi donne incinte e i due presunti scafisti

Un gruppo di migranti di nazionalità somala è approdato questa mattina in località Felloniche, la marina di Patù, a bordo di uno yacht di piccole dimensioni, poi sequestrato dai militari della capitaneria. Sul posto, anche carabinieri, polizia e finanza. I cittadini stranieri sono stati accompagnati al "Don Tonino Bello" di Otranto

FELLONICHE (Patù) – Il sole delle 9 meno un quarto era già alto, questa mattina, quando il primo gruppo è stato rintracciato. Ancora uno sbarco di migranti, di nazionalità somala ed eritrea, è avvenuto in località Felloniche, la marina più meridionale di Patù, sullo Ionio, e si è concluso senza conseguenze per i viaggiatori, ma con il fermo di due scafisti.

Un primo gruppo, composto da 19 persone, è stato identificato dagli agenti di polizia del commissariato di Taurisano, coordinati dal sostituto commissario Rosanna Buffo. Tra queste, 12 donne, di cui sette in stato di gravidanza, e sei uomini, tutti di origini africane, a cui se ne aggiunge un settimo, proveniente dall’Iraq, sospettato di essere uno dei due scafisti, e trattenuto dagli inquirenti per essere interrogato. E' soltanto un'ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno ora investigando.  Il secondo gruppo, invece, composto da ulteriori 27 individui, tutti uomini e adulti, è stato affidato ai carabinieri della compagnia di Tricase, guidati dal capitano Simone Cemente.

Tra le persone fermate successivamente vi sarebbe anche un altro individuo, anche lui di origini irachene, che gli investigatori non escludono possa trattarsi di uno dei responsabili della traversata in mare. E' stato consegnato dai militari della guardia di finanza ai militari dell'Arma, per essere ascoltato nell'ambito di un'indagine che sarà portata avanti anche nel corso dei prossimi giorni, per procedere con un eventuale addebito delle responsabilità.

 Tutti sono stati rifocillati e invitati a eseguire i primi accertamenti medici ma nessuno, fortunatamente, ha riportato conseguenze dovute alla traversata, partita presumibilmente dalle coste greche e durata circa cinque o sei ore. Le condizioni del viaggio della speranza, a detta degli stessi stranieri, sarebbero state favorevoli: hanno viaggiato nella cabina dello yacht e non sono stati fortunatamente costretti a sfidare venti né maltempo.

L’imbarcazione bimotore, lunga circa 15 metri e battente bandiera italiana, potrebbe avere la matricola contraffatta. E' stata posta, intanto, sotto sequestro e affidata ai militari della capitaneria di porto di Gallipoli. I 47 cittadini stranieri sono stati accompagnati presso il centro “Don Tonino Bello” di Otranto per le operazioni di identificazione e fotosegnalamento.

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