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Venerdì, 29 Marzo 2024
S.M. Leuca Corsano

Sbarco all’alba. In 33 approdano sulle coste salentine, in manette due scafisti

Un gruppo di migranti è giunto sul litorale del basso Salento, dopo una traversata notturna. Tutti uomini e di età adulta sono stati soccorsi dai militari della guardia di finanza della compagnie di Otranto, Gallipoli e del Nucleo aeronavale di Taranto. Arrestati i presunti scafisti

MARINA DI NOVAGLIE  (Corsano)– Un nuovo viaggio della speranza ha portato un gruppo di 33 migranti sulle coste del Capo di Leuca. I cittadini stranieri, presumibilmente di nazionalità siriana, irachena e somala, sono stati rintracciati dai militari del Reparto operativo aeronavale di Bari e del Nucleo aeronavale della guardia di finanza di Taranto, in collaborazione con i colleghi delle compagnie di Otranto e Gallipoli.

L’imbarcazione utilizzata per la traversata, uno scafo bimotore lunga 9,5 metri, è stata avvistata intorno alle 5,15, a luci spente,  a circa quattro miglia dalla costa di Novaglie, la marina di Corsano: è stata posta sotto sequestro dalle fiamme gialle, su disposizione della Procura della Repubblica di Lecce, in vista di ulteriori accertamenti. Soccorsi e rifocillati, i 33 passeggeri, trovati nella cabina, non verserebbero in gravi condizioni. Al termine delle operazioni di identificazione, i migranti sono stati accompagnati presso il centro “Don Tonino Bello” della Città dei Martiri.  Intanto, nel gruppo sarebbero anche stati identificati i due presunti scafisti di 36 anni, entrambi di origini brindisine.  I due individui, nomi già noti alle forze dell'ordine per diversi precedenti penali, hanno viaggiato a bordo dell'imbarcazione assieme ai cittadini stranieri, partendo con ogni certezza dalle coste greche o turche.GDF-21-11

E' ancora mistero sulla barca utilizzata, scortata poi fino al porto idruntino: gli investigatori sono certi si tratti di un natante rubato da un porto dello Stivale. Ulteriori indagini sono in corso per accertare la rete di contatti che collega i due scafisti finiti in manette con esponenti della malavita locale per poter risalire anche all'identità dei basisti stranieri che hanno offerto loro appoggio, sulle altre sponde del Mediterraneo, nell'attività illecita. Nei loro confronti è scattato lo stato d’arresto e, al termine delle formalità di rito in presso il comando della guardia di finanza di Otranto, sono stati condotti presso il carcere di Borgo San Nicola, alle porte di Lecce, con l'accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

 

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