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Venerdì, 29 Marzo 2024
S.M. Leuca Castrignano del Capo / Lungomare C. Colombo

Trivelle nello Ionio, in piazza per dire no alla data del referendum

Tredici sindaci sono scesi in piazza a Leuca assieme al comitato No Triv e all'associazione "Italia Nostra"

SANTA MARIA DI LEUCA (Castrignano del Capo) – Hanno atteso la fine della celebrazione della messa pomeridiana, per esibire striscioni e slogan contro le trivellazioni nel mar Ionio. E questa volta si sono rivolti direttamente al presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella.

Un nuovo sit-in di protesta si è svolto, per circa un quarto d’ora, sul piazzale  antistante la basilica di Santa Maria di Leuca. Tredici sindaci del Capo sono scesi in piazza assieme al comitato No-Triv e all’associazione Italia Nostra.  Si sono presentati affianco allo stesso parroco, al deputato di centrodestra Rocco Palese, al coordinatore  della segreteria provinciale Pd, Gabriele Abaterusso, e il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone.

Chiedono il “ripensamento” del governo nazionale circa le trivellazioni. Ma, ancora più urgente, vorrebbero che il referendum stabilito da Roma per la data del 17 aprile slittasse a giugno, in concomitanza delle elezioni amministrative. La scelta del governo, secondo i partecipanti al sit-in, non farebbe raggiungere il quorum durante la consultazione referendaria. Se le due date fossero accorpate, stando a quanto riferito dai manifestanti, farebbe risparmiare allo Stato cifre da capogiro. Ma non solo. In un giorno troppo ravvicinato come quello del 17 aprile, sostengono che non vi sarebbe il tempo necessario per un'adeguata campagna di informazione per i cittadini.

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