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Giovedì, 25 Aprile 2024
S.M. Leuca Castrignano del Capo

Morte sul lavoro, le reazioni: "Rafforzare la sicurezza contro i drammi"

Interventi del sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, della Fillea e del segretario generale della Cgil Lecce, Salvatore Arnesano, oltre che di Adriana Poli Bortone. Tutti attendono le indagini, ma intanto si invoca maggiore sicurezza

LECCE - L’ennesimo incidente sul lavoro smuove l’eterno dibattito sulle condizioni di sicurezza. Quello di Francesco Panzarino, avvenuto oggi a Leuca, è solo l’ultimo caso di una lunga scia di lutti e infortuni gravi avvenuti nel Salento. La sottosegretaria con delega alla Salute e Sicurezza sul lavoro, Teresa Bellanova è stata tra i primi a intervenire, oggi, annunciando: “Aspetterò di conoscere dalle autorità competenti le dinamiche e le motivazioni tecniche che hanno condotto a questo dramma perché sia verificato l’effettivo rispetto delle norme di sicurezza da parte della società edile incaricata dei lavori di quella palazzina”.

“E’ difficile non cedere alla rabbia in questi casi”, ha aggiunto. “Certo è che la linea di questo governo è tolleranza zero verso chi non rispetta le norme a tutela della vita di chi lavora. Non è retorica ma semplice realtà ribadire che si lavora per vivere, non per morire”.

“In questi momenti drammatici c’è poco spazio per le lunghe valutazioni”, fa eco il segretario generale della Cgil di Lecce, Salvatore Arnesano. "Ciò che non vorremmo più commentare, infatti, sono proprio tragedie come questa, tragedie che probabilmente potrebbero essere evitate. Quando muore un lavoratore è per noi, tuttavia, obbligatorio continuare a chiedere che sia rafforzata la rete di sicurezza sul lavoro. È evidente, infatti, che il sistema in cui questa rete opera, nel nostro Paese e nel nostro territorio, è ancora debole e insufficiente: un’evidenza che pesa ancora di più quando questi fatti accadono in cantieri appaltati da un’istituzione pubblica”.

“In attesa che al più presto si faccia chiarezza sulle responsabilità di questa ennesima morte sul  lavoro – conclude Arnesano – auspichiamo un impegno convinto e costante, e soprattutto condiviso da tutte le parti, per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

A parte anche una nota della Fillea Cgil, che ricorda come ancora una volta “dietro il tema dell’edilizia scolastica e delle opere pubbliche in genere, possano nascondersi problematiche e insidie di vario tipo che, se sottovalutate, possono poi sfociare in episodi tragici come quello del crollo di parte della struttura dell’ex edificio scolastico di Santa Maria di Leuca, in ristrutturazione”.

Da non dimenticare che “quest’avvenimento si verifica dopo l’altro noto episodio della scuola di Ostuni, appena ristrutturata, in cui si è sfiorata la tragedia ai danni di due alunni e di una maestra”.Per questo, l’organizzazione sindacale ribadisce l’esistenza di un problema particolare: “Sui cantieri edili pubblici, a causa di una perdurante crisi economica, rischia di prevalere la logica del massimo ribasso e dei lavori fatti in economia: logica che spesso si basa sulla mancata applicazione dei contratti nazionali di categoria e delle norme di sicurezza”.

Adriana Poli Bortone, dal canto suo, auspica “che non ci siano responsabilità e che il drammatico incidente non sia avvenuto per assenza delle misure di sicurezza che pure sono dovute in questi casi quando si lavora in edifici pericolanti o in fase di ristrutturazione”.  

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