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Venerdì, 19 Aprile 2024
S.M. Leuca

Quartiere Leuca, parte da qui la "rigenerazione" urbana

Lecce: investimento, 1 milione di euro, già stanziato per dare vita al progetto nato da un gruppo di giovani architetti, che hanno ripensato alla riqualificazione di un'area importante della città

LECCE - "Scusi, per via Leuca?". La domanda è di quelle semplici. Come la risposta. Al semaforo, svolti a destra. Ma il percorso che ha portato al Laboratorio urbano e al Documento programmatico del Piano di rigenerazione urbana del quartiere Leuca, è molto più complesso. E innovativo, senza ombra di dubbio. Perché quel che si vede oggi sui progetti (uno stralcio nel video e nelle foto allegate), per nulla invasivi, anzi, danno il senso di quel che potrebbe essere il modo di interpretare gli spazi pubblici nel futuro.

Solo che qui, a Lecce, parliamo di presente. Centocinquanta sono le persone che hanno partecipato alla realizzazione del progetto (varato a ottobre del 2009), per il nuovo volto del Quartiere Leuca; 23 tra associazioni e gruppi che hanno contribuito ai lavori; circa 600 i residenti coinvolti per conoscere le reali esigenze del quartiere (e chi meglio di loro avrebbe potuto dare un prezioso contributo; 150 le persone partecipanti al laboratorio; 95 tra idee e proposte; 18 i temi progettuali sviluppati).

Investimento: 1 milione di euro, già stanziato dal'amministrazione comunale, per rendere esecutiva la "rigenerazione" di una parte importante della città, attraverso i finanziamenti di "Area vasta". Tutto, per intenderci, rientra nel Pug che, pur navigando ancora in acque burrascose, ha fatto già suo il lavoro prodotto dai giovani architetti. Anche perché, il progetto in questione è fortemente legato al ribaltamento della Stazione ferroviaria, il cui ingresso principale guarderà sulle cave di "Marco Vito" (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=18264).

Il laboratorio è stato infatti promosso in collaborazione con il Comune di Lecce, Settore Pianificazione e Sviluppo del Territorio, Settore Programmazione e Strategie Territoriali, e organizzato dall'Associazione Laboratorio Urbano Aperto (Lua) e da Manifatture Knos. "In un laboratorio urbano si dovrebbe prova a immaginare la città partendo da chi ogni giorno la vive a la attraversa - hanno detto questa mattina gli architetti di Lua che hanno presentato il progetto a Palazzo Carafa alla presenza degli amministratori -, è quello che abbiamo provato a fare nell'ottobre 2009 con il Laboratorio del Piano di rigenerazione urbana del quartiere Leuca (secondo la L.R. n. 21/2008 "Norme per la rigenerazione urbana" che persegue il miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali puntando decisamente sul coinvolgimento delle comunità nei processi decisionali).

"Il metodo si è fondato sull'approccio creativo ha spiegato l'architetto di Lua Juri Battaglini - diventato lo strumento di avvicinamento e di ascolto degli abitanti, e finalizzato alla ricerca di una maggiore qualità del progetto che, facendo tesoro della fantasia dei partecipanti, ha ampliato la sua capacità percettiva".

"Attraverso video, documentari, installazioni, progetti, in via Leuca, nell'ottobre del 2009, durante la prima fase del Laboratorio - ha aggiunto - si è raccolta la memoria, i desideri, le idee, di tanti abitanti che hanno indagato, osservato e vissuto quei luoghi, mettendo in comune le esperienze e l'immaginario, i simboli e i miti che li abitano. Ciò ha permesso di raccogliere dati e informazioni (dati tecnici, pareri specialistici, opinioni comuni, memorie) in uno spazio-documento leggibile dal pubblico, costituendo un contenitore di raccolta, sistematizzazione e conservazione dei saperi, basi per un buon progetto di rigenerazione".

Ecco quindi gli esiti di tale fase, integrati con le politiche di riqualificazione che il Comune aveva già avviato nella zona, sono stati sistematizzati nel Documento Programmatico del Piano di Rigenerazione. Ciò ha condotto ad individuare, mediante precise valutazioni, alcune tematiche emergenti. Si tratta di 18 tematiche progettuali: cura, integrazione e vivere comune, dimensione sociale, architettura, risparmio energetico, riciclo, inquinamento, infrastrutture tecnologiche, spazi pubblici e collettivi, attrezzature servizi e funzioni, qualità dello spazio urbano, parchi e reti ecologiche, memoria, sicurezza, cave, arte e cultura, sport, mobilità su cui incentrare le scelte progettuali del Piano, prioritariamente orientate a costruire un sistema di collegamento delle aree "verdi" potenzialmente di interesse collettivo finalizzato alla realizzazione di una "rete ecologica".

Questa, rappresenta un sistema connettivo di spazi, aree, servizi e attrezzature che, partendo dalle Cave di Marco Vito, lungo un percorso caratterizzato da zone verdi, attraversando il quartiere Leuca, si riconnette ad est con Contrada Cicolella e a nord converge verso il centro storico fino al Monumento dei Caduti.

Nella seconda fase del Laboratorio, a seguito di quanto emerso in ottobre 2009, 13 associazioni, selezionate con bando comunale pubblico di manifestazione d'interesse, insieme agli abitanti, agli amministratori e ai progettisti, hanno focalizzato la propria progettualità nella riqualificazione della zona sud ovest del quartiere, prospiciente le cave e comprendente un percorso che interessa Via Bozzi, Via dei Basiliani, Via Rossini e Via Puccini, fino al Parco Tafuro, lungo la ferrovia. Tale percorso rappresenta il primo stralcio della "rete ecologica".

Queste le associazioni che hanno partecipato al progetto: Assoaciazione Fermenti Lattici, Associazione Sud Est, Redazione UnduetreStella, Associazione Induma Teatro, Associazione Luoghi Comuni, Centro Studi MU.VI.T., Associazione Ricuso, Associazione Officine Kata Pelta, PopUpLamp, Fiab Cicloamici Lecce, Associazione Indizi Terrestri con Orfina Fatigato, Valentina Gurgo, Cyop&Kaf, Fondo Verri, WWF, Orto Botanico dell'Università del Salento, Ats Ecoexpress, Associazione Randage, Tony Clifton Circus, Napolimonitor, Libreria Ergot, X-Scape LAB, Davide Faggiano, Rosa Preite, Metalogo, Gruppo Lecce in pattini, Principio Attivo Teatro, Salento Buskers Festival, in collaborazione con la Cooperativa CoolClub.

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